lunedì 24 novembre 2008

In memoria di Vito Scafidi::17 anni

In rete il dolore e la rabbia per la morte di Vito Scafidi

Da tutta Italia messaggi sul blog del ragazzo. Tanti anche i gruppi nati su Internet per ricordare il 17enne vittima del crollo del controsoffitto nel liceo Darwin di Rivoli. Studenti e genitori dicono basta e si chiedono perchè



Vito_91 sapete ki è? è una persona è un ragazzo che amava vivere...e ora? non esiste più fisicamente...ci è rimasto solo il suo spirito...e serviva qst per far vedere ke le scuola cadono a pezzi?”.

Vito 91 era il nick di Vito Scafidi, il ragazzo di 17 anni che ha perso la vita in seguito al crollo del controsoffitto del liceo Darwin di Rivoli. Sul suo netlog in queste ore si susseguono i messaggi dei coetanei, come quello di Tetiana qui sopra.


Ragazzi che lo conoscevano, come tatokina28: “Io Vito lo conoscevo....nn ci posso ancora credere....anche io ho scritto un blog e ho inserito una sua foto sul mio netlog....il responsabile deve pagare x la sua morte insensata!”.


Ma c’è anche chi come Bimba Folle, 16 anni, non ha mai conosciuto Vito: “Non ti ho mai conosciuto!!!!ma sono tristissima x quello che ti è successo... e tutto solo xkè nn sono stati capaci a ristrutturare quella dannata scuola...


mi dispiace..tanto spero di incontrarti nei miei sogni...il tuo ricordo sarà x sempre el mio cuore...un grosso bacio Vito... e un bacio alla tua famiglia ...saremo vicini anke a loro...se non con il corpo ma con la mente sì...


InMemoria di Vito è il blog nato qualche ora dopo la morte del giovane. Su queste pagine gli studenti ma anche i genitori affidano messaggi di dolore, di cordoglio per la famiglia.Ma anche di rabbia. Come questa mamma, che si firma Roslele: “Che non sia la solita fiammata che si spegne in pochi giorni appena seppellito Vito, ma che ci sia giustizia per Vito, e che questa giustizia serva per evitare altre tragedie come questa, ho un figlio di 14 anni che frequenta la prima superiore immagino il dolore di quei genitori, e in più lavoro in una scuola elementare e sono convinta che se la scuola cade a pezzi è compito primario del preside di sollecitare un controllo da parte dei superiori”.


Numerose anche su Facebook le pagine create per ricordare la giovane vittima del liceo di Rivoli.Quasi 6mila i membri del gruppo “In ricordo dello studente 17enne Vito Scafidi”. Tutti uniti da una sola parola: Basta. “Semplicemente inaccettabile..non ci si può rassegnare ad una cosa del genere!!!!!!!” scrive Eleonora.


La domanda che più ricorre in rete ora è "perchè". Interrogativo ancora in attesa di risposta.“Perchè morire così? In questo tragico modo? Perchè in quella scuola non erano stati fatti tutti i controlli sulla sicurezza? Cosa ci facevano quei tubi di ghisa nel controsoffitto? Perchè, perchè, perchè? Tanti interrogativi al quale noi, giovani studenti, non sappiamo nè possiamo rispondere. Purtroppo la nostra ignoranza in materia ci porta a fidarci di persone che dovrebbero svolgere il loro lavoro in modo adeguato...ma se la meritano la nostra fiducia? NO NO E POI NO”. Firmato Stefania

da SkyTG24

martedì 18 novembre 2008

Linea Diretta con la Regione - Radio Onda Stereo


LINEA DIRETTA del 16/11/2008

Emanuele Ninu di Resistenza Studentesca Alghero ospite al programma radiofonico "Linea Diretta con la regione" di Radio Onda Stereo

- parte 1

- parte 2

- parte 3



file audio da Radio Onda Stereo

giovedì 13 novembre 2008

"Manifestando Studiando" ad Alghero.

14 Novembre 2008: Giornata di Mobilitazione
"Manifestando Studiando" ad Alghero.

Programma

Ore 8:40- 11:30
I ragazzi dell'istituto tecnico A.Roth
invitano a discutere dei problemi legati alla scuola
i genitori delle classi prime e seconde e i professori dell'istituto
e chiunque voglia partecipare al dibattito sul tema.

Interverrano:
Il prof.Giovanni Azzena docente di topografia antica della facoltà di Architettura
I rappresentanti degli studenti degli istituti superiori
Rappresentanti degli studenti universitari
Rappresentati del movimento di mobilitazione dei genitori.


Ore 12:00- 13:00
SIT IN SILENZIOSO "MANIFESTARE STUDIANDO"
I ragazzi svolgeranno le loro quotidiane attività di studio
negli spazi cittadini di Piazza Sulis, Piazza del Municipio,la Pietraia (presso lo skate park)
piazza Sventramento e lungo la passeggiata Busquet.





AIM (Architettura In Movimento) introduce:
presso la sede della facoltà di Architettura al porto, Asilo Sella
una serata a partire dalle
ore 16:30- 18:00
Laboratori creativi:
Laboratorio musicale
Laboratorio grafico
Laboratorio teatrale con la collaborazione della compagnia Analfabelfica.

Ore 18:30-20:00
Proiezione del film nell'aula magna dell'Asilo Sella
"Io speriamo che me la cavo"
Regia di Lia Wertmuller
A seguire contributi video.

Ore 20:00
DJ SET con i Bassconquerors
Installazioni di street art con perfomance di writers.
Stand di produzione grafica estemporanea.

sabato 8 novembre 2008

BERLUSCONI TI SEI SBAGLIATO! L'UNIVERSITA' NON E' UN SUPERMERCATO!

Un'altra splendida giornata di lotta ha animato gli atenei italiani. Oggi una lotta forse più consapevole e strutturata dei primi enormi splendidi afflati di ribellione delle scorse settimane. Un'azione più consapevole, per aver compreso che la lotta paga, giacche si è riusciti, attraverso la grande mobilitazione che l'onda ha prodotto fin qui, quantomeno a procrastinare nel tempo quel famigerato provvedimento che rappresenterà la morte dell'università italiana e a far traballare pesantemente le stanze del Ministero ed il sorriso finto di Maria Stella. Ed una consapevolezza più strutturata politicamente, perché le tante assemblee, le discussioni, i volantinaggi dell'ultimo mese stanno iniziando ad avere l'effetto sperato, cioè quello di tessere le maglie della protesta attorno ad un progetto politico definito, ad un'analisi approfondita che riesca a costruire un modello di istruzione altro, che risponda davvero al dettato costituzionale secondo il quale la formazione individuale e collettiva dei giovani dev'essere occasione di emancipazione dallo sfruttamento e di arricchimento culturale e quindi sociale.

A Cosenza, a Reggio Calabria, a Messina, ed in tutta Italia, gli universitari hanno dimostrato che davvero la lotta è solo all'inizio. Anche in territori difficili, come quelli meridionali, dove le comunità sono afflitte dal bisogno ed uscire allo scoperto opponendosi a provvedimenti governativi può davvero diventare occasione di discriminazione politica o di esclusione sociale, il mondo dell'università riesce ad intelaiare la struttura della protesta attraverso uno stretto rapporto con i territori che vivono intorno agli atenei e con il mondo della scuola, partecipe anch'esso, in qualche caso egemone, del movimento studentesco.

Un partecipato sit-in a Reggio Calabria, organizzato dal collettivo interfacoltà UNIRC, uno splendido corteo per le vie cittadine a Cosenza, dove l'Università è già occupata da giorni, ed un altrettanto partecipato corteo studentesco a Messina, culminato con l'occupazione, pacifica ma convinta, del Rettorato.

La convergenza, nell'analisi del movimento, è indirizzata ovviamente verso il grande appuntamento nazionale del prossimo 14 novembre, un'ulteriore grande occasione per dimostrare, attraverso una protesta pacifica ma assolutamente determinata, quanto grande e diffusa sia l'opposizione sociale nel Paese ai provvedimenti che il governo, spavaldamente prima e più subdolamente adesso, sta mettendo in campo. D'altra parte la consapevolezza politica che la richiesta di un referndum abrogativo, pur necessaria, non è assolutamente sufficiente a rappresentare l'alternatività che questo movimento sta esprimendo. E' il disegno politico complessivo che il Governo propone a rappresentare un ostacolo all'espressione e all'emancipazione dei milioni e milioni di cittadini che in questi giorni sono scesi in piazza. Ed è dunque compito di tutto il movimento, indirizzare, in questa fase, le proprie energie verso un opposizione più politica e meno vertenziale verso il blocco sociale delle destre al Governo. La precarietà, la frantumazione del contratto nazionale di lavoro, il federalismo con la fine del principio costituzionale di solidarietà nazionale, i provvedimenti razzisti e xenofobi, le regole perverse del mercatismo e dell'imperialismo fondate sulla massimizzazione dello sfruttamento, sulla competizione sociale e sulla lotta tra poveri. E' tutto questo che non va, tutta l'impostazione ideologica che sta dietro alla controriforma dell'istruzione.

Gli studenti oggi sono forse consapevoli che la Ministra in realtà è solo un burattino patinato in mano ad un mostro molto più potente. I lunghi tentacoli del neoliberismo straccione, che vorrebbero distruggere oggi perfino ogni minimo barlume di coscienza collettiva ed annientare lo spirito critico di ogni giovane, sono stati svelati e messi in luce. La crisi economica, che forse da un lato ha determinato la necessità di un'accelerazione da parte di questo sistema nel reperire maggiori risorse economiche succhiando dallo stato sociale i fondi per coprire gli enormi buchi finanziari prodotti attraverso lo sfruttamento, ha risvegliato, forse ancora in parte, anche la coscienza collettiva delle comunità. Il re è nudo! Ed è oggi compito di ogni cittadino provare a spodestarlo! Compito degli studenti, e dei giovani in generale, è quello di riprendersi il futuro. Di poter ritornare a pensare a lungo e a medio termine, senza dover essere costretti ad abbassare la testa per arrivare a fine mese, ad avere la possibilità di non guardare al compagno di banco o al collega di corso come un soggetto in competizione ma come un possibile compagno di lotta!

E' questa la grande sfida che il 7 novembre ci lancia. Una sfida da raccogliere con l'impegno di chi non sarà mai un fannullone, per riportarlo in piazza tra sette giorni, il 14 novembre a Roma!

L'onda deve andare oltre, davvero oltre! Rompere gli argini dai quali si è generata e diventare Rivoluzione!

Stefano Perri, Coordinamento Nazionale FGCI

martedì 4 novembre 2008

Assemblea Generale: CAMBIO DI SEDE

Comunichiamo che domani 5 novembre alle ore 11.00
l'assemblea di discussione generale verrà spostata
presso la sede dello scientifico di Alghero,
alla fine di via XX settembre.

Ci scusiamo per il disagio,
esclusivamente legato alle vicende metereologiche.


Grazie mille
Gli studenti di Architettura

lunedì 3 novembre 2008

Mercoledì Sciopero degli studenti medi di Alghero

Mercoledì 5 Novembre 2008
Sciopero degli studenti medi di Alghero
"Mercoledi 5 Novembre gli Studenti degli istituti superiori di Alghero, coordinati da resistenza studentesca, programmano uno sciopero della didattica per aderire all'invito di partecipazione all'assemblea di discussione generale promossadalla facoltà di Architettura - presso l'Asilo Sella.
Gli stundenti sensibili alla grave situazione che investe il sistema di ricerca e d'istruzione pubblica italiana si propongono di partecipare numerosi all'assemblea e ringraziano per l'occasione la facoltà di architettura".

Resistenza Studentesca - Comitato "Taglia la Gelmini"

Assemblea Generale di discussione alla Facoltà di Architettura di Alghero

Mercoledì 5 Novembre 2008 alle ore 11:00, presso il cortile interno dell'asilo Sella della Facoltà di Architettura si terrà un'Assemblea Generale di discussione.

"La facoltà di Architettura di Alghero promuove una giornata
d'incontro, di informazione e di confronto sulla grave situazione
nella quale non da oggi, ma oggi in modo particolarmente grave,
si trova l'università italiana, insieme all'intero comparto della formazione
e della ricerca pubbliche".


Gli studenti della facoltà di Architettura
invitano a partecipare attivamente alla discussione.


Gli studenti della facoltà di Architettura.

Scuola. Per denuce avvocato gratis su TAGLIALAGELMINI.IT

"Dopo il tentativo fallito di discreditare il movimento con gli scontri di piazza Navona, in cui c'era l'ordine preciso di lasciar fare i fascisti senza intervenire, ora il governo ci prova con la repressione. A quanto si apprende dai quotidiani di oggi sarebbe partita, dopo l'ordine di Maroni, la prima ondata di denunce". Riccardo Messina, coordinatore nazionale della Fgci, la federazione giovanile del Pdci, ricorda: "Chiunque abbia bisogno di assistenza legale può rivolgersi, gratuitamente, a noi. Sul sito, www.taglialagelmini.it, abbiamo aperto uno sportello di consulenza gratuita. Il movimento contro i provvedimenti di questo sciagurato governo contro la scuola e l'università pubblica non si fermerà. Proseguiremo al grido di 'denunciateci tutti'".

mercoledì 29 ottobre 2008

Le proteste studentesche continueranno.

Domani si scenderà in piazza. Lo faranno tutti gli studenti, tutti gli insegnanti, i genitori ed il personale Ata.

Il corteo, con partenza prevista per le ore 9.00 da Piazza dell'Università a Sassari, vedrà la partecipazione di numerose scuole della provincia.

Resistenza Studentesca del Comitato Taglia la Gelmini, che ha collaborato intensamente con le scuole, ci sarà.

La protesta quindi non si spegne, anche se il decreto è stato convertito in legge.

Ribadendo la mancata applicazione della nostra Costituzione, chiediamo l’attuazione di tutti i suoi principi partendo dalla garanzia dell’accesso all’istruzione per tutti indistintamente dalle capacità economiche.
Pretendiamo l’innalzamento dell’obbligo scolastico fino a 18 anni, attuando una politica di investimenti e non di tagli.
Sempre in concordanza con l’applicazione dei principi costituzionali, chiediamo una riforma della didattica che inserisca all’interno delle direttive ministeriali sui piani di offerta formativa le tematiche dell’antifascismo, dell’antimafia, della questione di genere, e lo studio della storia della Costituzione.
E soprattutto vogliamo che la scuola continui ad essere pubblica e garantire a tutti ed in tutta Italia lo stesso livello di formazione didattica: solo una scuola pubblica e gratuita può gettare la basi per cambiare radicalmente il Paese. Del resto è impensabile che si continuino a tagliare fondi all’istruzione (e chiedere l’ingresso dei privati), mentre questo governo continua a spendere cifre astronomiche in missioni di guerra in tutto il mondo. Miliardi di euro sottratti alla scuola e l’università per finanziare bombe, distruzione e morte. Oppure opere faraoniche ed inutili come il ponte sullo stretto, quando la maggioranza delle scuole del Mezzogiorno è priva di palestre e sale multimediali o, ancora peggio, cadono letteralmente a pezzi.
Per non parlare degli insegnanti, dequalificati nella loro funzione educativa ed umiliati con i salari più bassi d’Europa.
La protesta continua! Noi ci siamo.

Resistenza Studentesca - Comitato "Taglia la Gelmini"

lunedì 27 ottobre 2008

"Notti in bianco", intervengono i Carabinieri

Intervento delle forze dell´ordine negli incontri di sabato dei circoli della città per discutere della Riforma Gelmini sul mondo della scuola

ALGHERO - Le forze dell’ordine si sono recate in due circoli della città in cui si stavano svolgendo attività di discussione e ragionamento sui problemi della scuola tra studenti e docenti della facoltà di Architettura. “Le notti bianche” attraversano anche la città catalana insieme alle altre numerose in tutta la Penisola, per protesta alla Riforma Gelmini sul mondo della scuola.


I docenti Nicolò Ceccarelli, Bibo Cecchini, Ivan Blecic e Plinio Innocenzi, testimoniano un clima festoso ma che non corrisponde agli “schiamazzi” per i quali l’intervento è stato ritenuto necessario dai Carabinieri che hanno provveduto al riconoscimento di molti partecipanti. Curioso considerata l’ora non tarda e il giorno prefestivo. «Sappiamo che questo intervento è sbagliato ed improprio, siamo certi che le forze dell’ordine di Alghero vorranno riconoscerlo e, che come è loro dovere, tuteleranno la libertà di espressione, rifiutando atteggiamenti intimidatori diretti o indiretti» sono le parole forti dei professori dell’ateneo algherese.


Le polemiche, dunque, sugli interventi dei militari nelle scuole occupate suscitate dalle dichiarazioni poi smentite del premier Berlusconi, diventano attualità anche nella città catalana. Il diritto alla protesta civile, lo scambio aperto e costruttivo sono dei valori democratici ai quali gli studenti, i genitori e i professori di tutta Italia hanno deciso di non rinunciare, algheresi compresi.


Alla ricerca dell'italiano perduto

Studenti in rivolta, che sembrano impazziti, docenti, maestri e tutto il circondario che lavora per scuole e università in sciopero, mamme e bambini, che si riversano nelle piazze, occupano i luoghi della didattica e continuano imperterriti nelle azioni di protesta.
Ma la gente... la gente dov'è? Dove sono gli italiani (al di fuori dei sopra citati) che dovrebbero lottare per non permettere che un tale scempio, noto a tutti come legge 133 o decreto Gelmini che dir si voglia, si compia, si realizzi? Dov'è l'interesse delle persone per far si che il futuro di noi giovani (poveri scansafatiche) non venga troncato, in uno stato dove le gambe a noi ragazzi le hanno già spezzate tempo addietro! Forse presi dal vincitore della sfida di Amici, imperdibile appuntamento pomeridiano, forse catturati dal fascino del belloccio di turno che aspetta di essere scelto dalla sua bella vipera “sonoquiperchètiamoNONperEssereRipresaINtv”, o forse incantato dall'ultima succulenta ricetta di Gusto. Incredibile cosa riesca fare una piccola scatola dove le cose paiono prendere vita, seppur lontane; incredibile che le schifezze dell'attuale governo vengano recepite come un ronzante e fastidioso sottofondo, nei pochi telegiornali dove le notizie vengono trattate come tali (s'intende); incredibile che ce ne stiamo inebetiti con le mani in mano, oh si italiani tutti. Ma allora mi chiedo... è tutta colpa della televisione? O c'è anche un po' di menefreghismo acuto nelle vene secche degli abitanti di un paese regredito come il nostro? Chissà...


Nadia Frau
FGCI Alghero

Enrico Capuano: gli artisti stiano vicini al movimento!

Invito i miei colleghi cantanti e artisti famosi e non ad uscire dal guscio e a prendere posizione. Dobbiamo stare al fianco degli studenti che lottano contro le politiche del governo. Ad eccezione di Jovanotti e di noi soliti artisti da barricata vedo grandi angoli di opportunismo o che puzzano di salotto buono per una bella dormita . Meglio non farsi nemici per la propria carriera.

In queste ore un movimento spontaneo, ricco di proposte e determinato sta dicendo no a chi vuole distruggere il sapere e lo spirito critico in questo paese. Il decreto Gelmini, i tagli all 'università e lo stravolgimento della scuola elementare rappresentano non solo un modo per scaricare la crisi finanziaria sui cittadini ma anche un vero e proprio progetto che punta a distruggere lo spirito critico e a ridurre la libertà di pensiero in questo paese.

Dove sono i miei colleghi "alternativi e libertari "che cantano e parlano a tantissima gente? ….Usiamo il nostro privilegio per dire qualcosa anche noi, per trasmettere la voglia di rimettere al centro l'uomo e la sua parte migliore.

Sosteniamo la lotta degli studenti affianco alle mamme e ai papà preoccupati per chi ruba futuro ai loro figli, ai tanti professori che guadagnando 20 volte in meno dei politici ( onesti) e che sono ogni giorno umiliati da chi non conosce nulla dei veri problemi della scuola e del sapere.

Difendiamo la scuola pubblica da chi la vuole massacrare. Difendiamo lo spirito critico. Non buttiamo a mare secoli di pedagogia e ricerca di metodi educativi avanzati.

La disciplina dei bambini si conquista con la professionalità, l interesse e la motivazione in una scuola capace di sintonizzarsi con le inclinazioni naturali del bambino già troppo traviato dalla diseducativa televisione dei potenti. La proposta del maestro unico non corrisponde più ad una realtà che rispetto agli anni passati e' diventata molto complessa e variegata, la società è cambiata, un maestro unico con una classe grande passerà il suo tempo solo per imporre disciplina e non sarà in grado di avere anche momenti di insegnamento individuale oltre che collettivo.

Ma questi politici da bar ...ignoranti e cinici non sanno neanche di cosa stiamo parlando o cosa significa una scuola attiva e plurale o che differenza c'è tra un processo istruttivo e uno educativo ..

Allarghiamo il consenso su questi temi anche nelle altre pieghe della società. Sosteniamo questo movimento pacifico inedito e intelligente. Proveranno a dividerlo a incattivirlo a massacrarlo. Stiamogli a fianco !!!

Questa battaglia è di tutti


Enrico Capuano, cantautore


domenica 26 ottobre 2008

sabato 25 ottobre 2008

Scuole in fermento contro i tagli nella pubblica istruzione: parlano gli studenti

ALGHERO - Questa sera mobilitazione delle scuole elementari della città contro la riforma Gelmini.A partire dalle 19,00 e fino alle 24,00 nei tre circoli didattici di Alghero, ci sarà la notte bianca. Sarà un momento di ritrovo per famiglie e corpo docente con spazi dedicati ai laboratori, ma anche alla riflessione e al dibattito sui provvedimenti legislativi in corso di approvazione al Senato. La manifestazione coinvolgerà la scuola elementare Sacro Cuore per il primo circolo, per il secondo il caseggiato Maria Immacolata e per il terzo il plesso dell'Argillera.Intanto ier mattina erano in agitazione gli studenti degli istituti superiori di Alghero che da due giorni sono in auto-gestione per protestare contro i tagli sulla pubblica istruzione.Diverse le iniziative organizzate dai giovani. Sentiamo le loro opinioni nel servizio realizzato nell'ambito del laboratorio di giornalismo del liceo classico. Le studentesse Ester Loriga della II B, Francesca Iurato e Ada Monte della I L hanno intervistato i loro compagni.

GUARDA IL VIDEO


da Alghero Tv

Corteo verso il Senato-23 Ottobre

Roma: il corteo studentesco arriva sotto le porte di Palazzo Madama, dove si sta discutendo la riforma della scuola del ministro Gelmini.

giovedì 23 ottobre 2008

Mura: Berlusconi prende in giro gli italiani

Berlusconi soffre di amnesia.
Ieri, durante una conferenza stampa, il Presidente del Consiglio aveva dichiarato che avrebbe mandato le forze dell'ordine contro le occupazioni delle scuole e oggi dichiara di non aver mai detto né pensato all'uso della polizia per non permettere le occupazioni.
Tutti gli italiani dovrebbero riflettere su quanto detto dal premier ieri e oggi. Berlusconi prende in giro gli italiani.
.
.
Marco Mura
Resp. Scuola FGCI - federazione di Sassari

Autogestione all'Istituto d'Arte - Taglia la Gelmini RS




Balbina: movimento studentesco è tornato protagonista nella politica italiana

Sono passati quarant'anni e il movimento studentesco è tornato protagonista nella politica italiana.
Non sarà un nuovo '68, ma in un paese dove, gran parte dei giovani sono anestetizzati da un invasivo conformismo mediatico, questa rinascita è un fatto assolutamente importante per la democrazia italiana, che fa ben sperare per il futuro.
.
Giancarlo Balbina
Resp. Organizzazione FGCI - federazione di Sassari

Autogestione all'Istituto Tecnico - Taglia la Gelmini RS

Ecco le foto realizzate dai ragazzi dell'Istituto Tecnico di Alghero (SS) durante l'autogestione :



















mercoledì 22 ottobre 2008

Berlusconi dichiare di voler reprimere le nostre legittime proteste!

Incredibili le dichiarazioni di Berlusconi che minaccia di reprimere con la forza le occupazioni e le mobilitazioni di questi giorni che coinvolgono tutto il mondo della scuola. In questo modo non si fa altro che alimentare un clima di tensione che non è proprio del senso complessivo del nuovo movimento che sta animando il mondo della formazione. Le proteste sono pacifiche, costruttive, e soprattutto sono tese a difendere il sistema scolastico e universitario e con esso l'agibilità democratica e la giustizia sociale di questo Paese. Le forze dell'ordine dovrebbero forse arrestare chi invece vuole distruggerlo...






Scarica il volantino cliccando sull'immagine

Riforma Gelmini, gli studenti non fermano le proteste

Blocchi a Milano, occupazioni a Roma e Napoli. In mobilitazione anche i ragazzi delle scuole superiori


"Forze dell'ordine contro le occupazioni"

Berlusconi e il ministro Gelmini difendono la riforma della scuola: "nessun docente verrà cacciato", ha detto il premier, che avverte: se le proteste nelle università continuano interverrà la forza pubblica

Scuola, Veltroni: Berlusconi soffia sul fuoco

Dura replica del segretario del Pd alle parole del premier: "Il disagio non è un problema di ordine pubblico. Dovrebbe sforzarsi di garantire l'unita' del Paese. E' ancora possibile il dissenso in Italia?"

Giovanni Cordova su Scuola Ribelle da Reggio Calabria

Giovanni Cordova, commenta l'iniziativa del comitato Taglia La Gelmini

Luca Lombardi da Reggio Calabria

Luca Lombardi commenta l'iniziativa di Reggio Calabria del comitato Taglia la Gelmini

martedì 21 ottobre 2008

AUTOGESTIONE!

Il 21-22-23 Ottobre, Resistenza Studentesca Alghero ha deciso di autogestire le scuole perché in queste date si terrà in Senato la discussione del Decreto Gelmini. . Non si può più aspettare. Bisogna suonare la sveglia!

Molte altre scuole nel resto d'Italia faranno autogestioni e occupazioni organizzate dal comitato "Taglia la Gelmini" di cui Resistenza Studentesca" fa parte.

- Scarica il Decreto Gelmini
- Scarica il Decreto Tremonti
- Scarica il Progetto di Legge Aprea

Scarica il volantino!

clicca sull'immagine

sabato 18 ottobre 2008

La scuola contro la Gelmini. Oggi corteo a Firenze

Sulla riforma della scuola le posizioni tra i poli non potrebbero essere più distanti. Il ministro Gelmini attribuisce alla disinformazione le manifestazioni di piazza, dall'opposizione la riforma viene attaccata su tutta la linea

lunedì 8 settembre 2008

Salviamo la scuola pubblica e statale!

Nei primi tre mesi di governo la destra ha assunto e intende assumere provvedimenti gravissimi, senza precedenti, finalizzati a smantellare la scuola pubblica e statale, a privatizzarla, a sovvertire la scuola della Costituzione italiana.
Essi colpiscono anzitutto le classi sociali meno abbienti, le famiglie dei lavoratori che incontreranno difficoltà sempre maggiori a far studiare i loro figli. Quando essi diverranno pienamente operativi la maggioranza di bambini e giovani non potrà più avere un’istruzione qualificata, chi la vorrà dovrà pagarsela: dovrà pagarsi la scuola a tempo pieno o a tempo lungo, la scuola con insegnanti migliori, una scuola non più pubblica ma privata, confessionale o di tendenza.
Essi colpiscono chi opera nella scuola, a cominciare dagli insegnanti della scuola pubblica e statale, nel loro ruolo, nel loro posto di lavoro, nella loro libertà di insegnamento.

mercoledì 2 luglio 2008

TUTTI I TAGLI DELLA SCUOLA!

La notizia è di ieri uscita su "Il Sole 24 Ore", dove viene spiegato in maniera esauriente quali saranno i futuri provvedimenti che questo governo adotterà nei confronti della scuola pubblica. La razionalizzazione serve per creare efficienza, ma l'efficienza va anche finanziata con una parte dei risparmi ottenuti allegerendo i costi di sistema.
Riportiamo l'intero articolo di Gianni Trovati che troverete anche sul sito de "Il Sole 24 Ore"
_________________________________________________________________

Tutti i tagli della scuola
di Gianni Trovati

Gli «standard europei». Sono loro la stella polare, espressamente citata, del piano di riorganizzazione del Dl 112/2008 che secondo le intenzioni del Governo dovrebbe condurre la scuola italiana verso i lidi (inesplorati) dell'efficienza gestionale. Con un principio, semplice sulla carta, che ispira più di un intervento di questa manovra d'estate: la razionalizzazione serve per creare efficienza, ma l'efficienza va anche finanziata con una parte dei risparmi ottenuti alleggerendo i costi di sistema.
Nel caso della scuola, il bottino è consistente e progressivo, e dai 456 milioni dell'anno prossimo, all'esordio delle nuove misure, secondo i tecnici di Palazzo Chigi dovrebbe volare fino a 3,2 miliardi nel 2012. Il 30% di questo bottino, una volta che sarà certificato, andrà ad alimentare un fondo ministeriale chiamato a erogare, nell'ambito della contrattazione, risorse per «la valorizzazione e lo sviluppo professionale del personale della scuola».
Sul terreno, però, gli organici sono destinati a lasciare 87.335 cattedre (20mila delle quali cancellate dalla prima razionalizzazione, quella dettata dalla Finanziaria 2008, che sarà applicata di pari passo con il nuovo piano) e 45mila posti da ausiliari tecnico-amministrativi (il 17% del totale). Il criterio-guida è l'innalzamento di un punto entro quattro anni del rapporto alunni/docenti, che oggi in Italia è di 8,9 allievi per docente, a livelli molto più bassi dei principali Paesi europei. Il Sole-24 Ore (si veda la tabella a fianco) ha calcolato gli effetti di questo indicatore sugli organici provinciali delle scuole del 2007/2008, che rappresentano la base di partenza del piano governativo: applicando l'indicatore scritto in manovra, il sacrificio più consistente dovrebbe riguardare la scuola primaria, in cui si concentra il 34,7% dei posti tagliati, seguita dalle scuole superiori (29,5%). A livello territoriale, invece, a guidare questa graduatoria del dimagrimento è Napoli, che sull'altare dell'efficienza dovrebbe immolare qualcosa come 4.124 posti da insegnante; seguono Roma (3.892), Milano (3.451) e, più distaccata, Torino (2.149).
I calcoli in tabella riguardano solo la nuova ondata di tagli determinata dalla manovra estiva del Governo Berlusconi: aggiungendo al conto anche quelli inseriti nell'ultima Finanziaria targata Prodi i numeri crescono di quasi il 30%, ma la loro distribuzione territoriale diventa ancora più incerta. La norma (articolo 2, commi 411-12 della legge 244/2007) interviene soprattutto sulle scuole superiori, imponendo in particolare criteri più rigidi per la formazione delle prime classi e per l'attivazione degli ex corsi sperimentali dei licei. Anche per la nuova stretta, inoltre, gli effetti territoriali potrebbero variare, perché il criterio numerico va perseguito anche attraverso un ridisegno dei piani di studio e degli orari nei diversi ordini di scuola, compresa una «rimodulazione dell'attuale organizzazione didattica della scuola primaria». Una previsione in cui i sindacati, a partire da Enrico Panini della Cgil Scuola, intravedono il ritorno al maestro elementare unico.
In generale, comunque, a sparire dall'orizzonte nel prossimo quadriennio sarà una cattedra ogni dieci e il 17% dei posti del personale Ata. Una «cura da cavallo», come ha riconosciuto lo stesso ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini (si veda l'intervista sul Sole 24 Ore del 25 giugno), secondo cui però passa da qui l'unica strada per rimettere in carreggiata il rapporto costi/qualità del servizio-scuola. Che dal confronto europeo, evocato dal Dl, esce malconcio: rispetto all'Europa, come si legge nell'ultimo rapporto Ocse, le aule italiane "vantano" un rapporto alunni/docenti più basso del 28,9% nella scuola primaria, del 15,1% alle medie e del 6,8 alle superiori. Il risultato è che ogni studente costa circa mille dollari in più (a parità di potere d'acquisto), mentre le performance di apprendimento vedono l'Italia sprofondare progressivamente nelle classifiche internazionali.
I sindacati contestano questa lettura e soprattutto il suo pilastro, quello del rapporto alunni/docenti. Deformato, sottolineano, dalla caratteristica italiana dell'alto numero di docenti di sostegno. Il confronto si annuncia serrato, ma il futuro si fa più incerto anche per un'altra peculiarità della nostra scuola: gli oltre 340mila precari in lista d'attesa. Mentre gli organici si comprimono, rallenta infatti anche la corsa ai pensionamenti: gli aventi diritto quest'anno sono 25mila, meno della metà di quanti si sono affollati l'anno scorso allo scadere della «quota 92», e finora all'Inpdap sono arrivate solo 12.800 domande.